TECNICHE DI RIGENERAZIONE OSSEA DEI MASCELLARI AD IMPRUNETA: PARTE 2.

Questo che ti appresti a leggere è il secondo di una serie di articoli di chirurgia orale dedicato alla rigenerazione delle ossa mascellari, tecniche e procedure chirurgiche che permettono di ricreare i volumi ossei andati perduti a causa della perdita di uno o più denti così da potere inserire uno o più impianti permettendo di riavere i denti fissi e ristabilire la completa funzionalità dell’apparato stomatognatico.

Trattamento di un’atrofia verticale mascellare con tecnica di innesto in blocco.

Le atrofie tridimensionali dei mascellari rappresentano un limite nelle riabilitazioni implanto protesiche in quanto limitano la quantità di osso necessaria per l’inserimento degli impianti sui quali fissare la protesi dentaria. L’ottenimento di un successo terapeutico è possibile solo attraverso la conoscenza di un adeguato protocollo operativo.

Tra i vari protocolli sviluppati allo scopo di ricreare le condizioni favorevoli all’esecuzione dell’intervento di implantologia in questo articolo voglio descriverti la tecnica con innesti in blocco autologo (cioè il donatore come ti ho già detto nell’articolo precedente è colui che riceve l’innesto).

La foto mostra un caso di atrofia ossea nella mandibola di una paziente. Ti mostrerò solo questa le altre sono ricostruzioni attraverso modellini che risultano più pulite.

Come puoi notare a causa della perdita dei denti ed alla mancata sostituzione con una protesi fissa i volumi ossei si sono riassorbiti . Per potere inserire gli impianti abbiamo bisogno di rigenerare, ricreare l’osso mancante. Tra le varie tecniche utilizzabili in questo caso abbiamo deciso di eseguire la tecnica dell’innesto a blocco.

L’innesto in blocco di osso autologo è una tecnica di incremento che permette di ottenere risultati predicibili . La tecnica necessita di un prelievo di osso da un sito intraorale precedentemente individuato tramite un esame radiologico di secondo livello cioè la CONE BEAM (che effettuiamo in studio e sulla quale effettuiamo lo studio del caso pre chirurgico). L’osso prelevato viene modellato ed adattato alla superficie ossea ricevente alla quale viene bloccato con delle apposite viti da osteosintesi.

Una volta fissato l’innesto viene ricoperto con una membrana di collagene per proteggerlo durante la fase di guarigione e viene suturata sopra di essa la gengiva che era stata sollevata per permettere scoprire l’osso sottostante e potervi accedere. Alla fine della guarigione dopo circa 4 mesi possiamo inserire gli impianti con un secondo intervento

In alcuni casi se le condizioni cliniche del paziente lo permettono possiamo inserire gli impianti contestualmente al fissaggio dell’innesto osseo riducendo i tempi di guarigione ed il numero di interventi con una migliore esperienza finale per il paziente.

Successivamente potremo mettere i nuovi denti fissi al paziente e ridargli la piena funzionalità masticatoria oltre che un migliore aspetto estetico.

Vantaggi

I vantaggi di questa tecnica sono importanti:

  • L’osso prelevato è della stessa qualità di quello ricevente dando maggiori garanzie riguardo il risultato finale
  • Si possono ricreare i volumi ossei riassorbitisi nel tempo permettendo di inserire impianti di misura adeguata
  • Minori costi per il paziente non necessitando l’acquisto di materiali d’innesto.

Svantaggi

Lo svantaggio maggiore risiede nel dovere eseguire un intervento di prelievo ed il successivo fissaggio dello stesso che allunga i tempi dell’intera seduta chirurgica. E’ anche per questo motivo che preferiamo eseguire questi interventi in sedazione cosciente con tecniche di anestesia mirate per ogni singolo paziente cosi da togliere la percezione del tempo e del fastidio.

Se vuoi saperne di più su questa tecnica, se hai bisogno di ulteriori chiarimenti puoi contattarci. Saremo lieti di potere soddisfare le tue richieste.

Telefono:  055-2373383

Mail: info@studioviaggi.com

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